mercoledì 23 aprile 2014

Tracy Chevalier, "La ragazza con l'orecchino di perla" letto da Isabella Ragonese

                                                            audiolibro
                 il libro ritrovato


Tracy Chevalier, “La ragazza con l’orecchino di perla”
Letto da Isabella Ragonese
Ed. emons, durata 8h 56 min, versione integrale, Euro CD 16, 90, download 9,63

Ho letto per la prima volta il romanzo più famoso di Tracy Chevalier, “La ragazza con l’orecchino di perla”, quando ancora non era stato tradotto in italiano, doveva essere appena uscito, nel 1999. Non è soltanto il libro che ha dato la notorietà alla scrittrice, è anche quello che ha inaugurato il genere che io chiamo ‘painting fiction’, un romanzo che ‘legge’ un quadro dipingendolo davanti ai nostri occhi, immaginando per noi la storia che si cela dietro il dipinto. Penso che, come è successo a me, nessun altro che abbia letto il libro di Tracy Chevalier abbia potuto, dopo, riguardare il quadro di Vermeer, la ragazza col viso leggermente rivolto di lato, il turbante blu e giallo che le copre i capelli, l’orecchino come una lacrima di perla che fa rimbalzare il nostro sguardo agli occhi grandi dall’espressione difficile da interpretare, senza pensare all’adolescente Griet mandata a servizio in casa del grande pittore, così come ce ne parla Tracy Chevalier, inventando la sua storia.        
                         
    Ho amato molto il libro, confesso di aver trovato insopportabile il film, ho trovato splendido, ora, l’audiolibro della casa editrice emons con l’attrice Isabella Ragonese che legge per noi, aggiungendo un tocco di magia ad una storia di cui pensavamo di sapere già tutto. Perché questo non è un romanzo d’azione, è un romanzo di interni con pochi dialoghi, molte parole non dette, sentimenti sfumati e non espressi, un’attenta osservazione di questo nuovo mondo che incuriosisce la servetta. Perché Griet è un’osservatrice, ha il dono innato di vedere, quasi come la camera oscura che Vermeer usa come terzo occhio che gli restituisce oggettivamente ciò che lui sta dipingendo. Griet sente d’istinto quali siano i colori giusti da accostare, come debba essere la consistenza di un tessuto che serve per contrasto. La modulazione della voce di Isabella Ragonese ci restituisce il tono aspro della moglie del pittore, quello maligno di una delle bambine, quello accorato della sorella di Griet, quello sessualmente eccitato dell’odioso cliente a cui andrà il ritratto, quello pacato e pieno di ombre dello stesso Vermeer e infine quello timido, a tratti titubante e a tratti fermo, di Griet.
il pittore Vermeer. Autoritratto
Tutta la storia, con il poco che ci viene detto (l’amore tiepido per quel bravo ragazzo figlio del macellaio) e il tanto che non ci viene detto (l’amore che nasce dall’ammirazione e che noi dobbiamo indovinare per il pittore, il primo figlio di Griet che si chiama come lui), è nota. E’ una storia che ha i colori, come il dipinto- come può reggere il confronto il rosso del sangue dei pezzi di carne che macchia il grembiule di Peter, che gli tinge le unghie, con il blu, il giallo, l’ocra che Griet prepara nel mortaio con il pestello?- e che converge verso il finale con la perla luminescente che Vermeer infila nel lobo di Griet e che anche nel quadro cattura i nostri occhi. Come è arrivata una fantesca a mettersi un gioiello da signora nell’orecchio? E’ stata questa l’intuizione straordinaria della scrittrice, immaginare il mistero dell’orecchino.

   Un audiolibro letto da un bravo attore è l’incanto del teatro in una stanza.

la recensione è stata pubblicata su www.wuz.it

l'attrice Isabella Ragonese legge "La ragazza con l'orecchino di perla"

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