sabato 4 novembre 2017

Carla Maria Russo, “Le nemiche” ed. 2017

                                                                    Casa Nostra. Qui Italia
       romanzo storico
       FRESCO DI LETTURA

Carla Maria Russo, “Le nemiche”
Ed. Piemme, pagg. 353, Euro 15,73

     Belle lo erano entrambe, Isabella d’Este Gonzaga e Lucrezia Borgia d’Este. Basta guardare i loro ritratti, pur concedendo che i pittori le abbiano volute dipingere al meglio. Forse più leggiadra Lucrezia, con quegli ariosi riccioli biondi, un poco più paffuta Isabella. Ma, d’altra parte, quando giunse a Ferrara come sposa di Alfonso d’Este, Lucrezia aveva solo ventidue anni e aveva avuto un solo figlio, mentre Isabella era incinta del quinto ed era di qualche anno più vecchia di lei. E però il passato delle due giovani donne era ben diverso- Isabella con un marito, Francesco Gonzaga, di cui era molto innamorata ad onta del fatto che lui fosse un donnaiolo impenitente, mentre Lucrezia era stata usata come pedina nel gioco matrimoniale dei potenti ed era stata sposata due volte. Quando era ancora quasi una bambina le avevano dato come marito Giovanni Sforza e poi, dopo l’annullamento di questo primo matrimonio, aveva sposato Alfonso d’Aragona, figlio illegittimo del re di Napoli, proprio come lei, Lucrezia era figlia illegittima di Papa Alessandro Borgia.
Lucrezia
Lucrezia si era innamorata di Alfonso e suo fratello Cesare Borgia, detto il Valentino, lo aveva tolto di mezzo perché era d’intralcio nelle sue ambizioni politiche. Lucrezia non aveva fatto a tempo ad asciugarsi le lacrime per questo lutto che si era trovata promessa sposa ad un altro Alfonso per il quale doveva abbandonare Roma e il bambino che aveva avuto da Alfonso d’Aragona. Era una Borgia, Lucrezia, sapeva che la sua vita non era sua, che doveva affrontare a testa alta le difficoltà di un nuovo marito recalcitrante, di una cognata gelosa di lei che la insultava chiamandola ‘figlia di una tenutaria di bordello’, di una corte che lesinava sulle spese nonostante la splendida dote che lei avrebbe portato. Lucrezia sapeva che avrebbe dovuto cavalcare la fortuna finché avesse potuto contare sull’appoggio del padre e del fratello, perché dopo, in questa Italia contesa da forze straniere, divisa all’interno in piccoli regni e ducati con alleanze mobili, chissà…
Isabella
    Isabella e Lucrezia sono le due protagoniste del nuovo romanzo di Carla Maria Russo, “Le nemiche”, che si svolge in un arco di tempo breve, dal 1501- quando Lucrezia arriva nelle nebbie di Ferrara con la sua numerosa scorta (deve pur mostrare a tutti che lei è figlia di un Papa, che lei è una Borgia)- al 1508, poco dopo la morte del Valentino, con un paio di capitoli che seguono la sorte di uno dei personaggi più drammatici, Giulio d’Este, uno dei tanti figli illegittimi che popolano queste pagine, rinchiuso per ben 53 anni in una cella per aver avuto l’ardire di ‘rubare’ al fratello cardinale la donna di cui questi si era invaghito.

    “Le nemiche”, con queste due donne al centro della nostra attenzione invece di una sola ‘regina’ del palcoscenico come nei precedenti libri di Carla Maria Russo, è un romanzo più femminile, meno guerriero degli altri. Ci sono, sì, guerre e contese, c’è l’avanzata inesorabile di Cesare Borgia che conquista Urbino e costringe alla fuga il duca di Montefeltro (dopo che questi aveva così generosamente ospitato Lucrezia), ma restano sullo sfondo. Prevalgono gli amori e le gelosie, le storie di amori che devono nascondersi (quello di Giulio d’Este e la bella quindicenne Angela Borgia) e di tradimenti che è meglio restino segreti (Lucrezia non poteva escogitare una migliore vendetta su Isabella che quella di  rubarle il marito), di gelosie che si trasformano in atti di violenza incredibile e di altre soffocate per ragion di stato, di pettegolezzi da donne e di descrizioni di abiti e acconciature.
   Il mondo delle donne è sempre in primo piano- non è sempre e soltanto fatto di futilità e sentimenti, Isabella ama circondarsi di artisti e letterati e Lucrezia imparerà a rivaleggiare con lei-, e la raffinatezza femminile si contrappone alla durezza degli uomini che troppo spesso usano il potere e la forza anche per impadronirsi dei cuori delle donne.



 per contattarmi: picconem@yahoo.com

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